La famiglia, le amicizie, le prime partite dove già dominava: “In Italia ho imparato i fondamentali”. Viaggio nell’infanzia di Kobe Bryant.

Sono passati due anni da quel maledetto 26 gennaio 2020 che ha strappato alla vita Kobe Bryant in un incidente in elicottero nel quale sono morte altre otto persone fra le quali sua figlia Gianna Maria di 13 anni. Il leggendario giocatore dei Los Angeles Lakers, che ha vinto cinque titoli Nba vestendo per venti anni la maglia gialloviola, aveva un rapporto strettissimo con l’Italia dove ha vissuto dai 6 ai 13 anni seguendo il padre Joe nella sua carriera di giocatore di basket professionista.

Negli anni di Reggio Emilia, come nelle altre tappe italiane, Kobe dava spettacolo durante l’intervallo delle partite del padre tirando a canestro e mostrando già un talento fuori dalla norma. Ovviamente quelli sono stati anche gli anni delle prime amicizie, una delle più strette è quella con Christopher Goldman Ward, oggi architetto di successo e all’epoca inseparabile amico di Kobe. Proprio in questi giorni è uscito “Il mio Kobe. L’amico diventato leggenda”, un libro scritto da Christopher in cui rivive il rapporto fra i due, dal primo incontro a 11 anni all’ultimo nel 2016 a una partita dei Lakers.