Nuova settimana, nuovi colpi di scena; ecco cosa è successo nel nuovo episodio andato in onda dell’Attacco dei Giganti.

Zeke mostra ad Eren i ricordi di Grisha fin da quando Eren era un neonato. Tuttavia, ricordo dopo ricordo, appare sempre più chiaro come il padre non abbia plagiato il figlio con la sua ideologia; come invece aveva fatto con Zeke.
Si scopre anche che Grisha aveva scoperto il nascondiglio dei Reiss molto tempo prima dell’attacco a Shiganshina; ma aveva temporaneamente rinunciato ad impossessarsi del Gigante Fondatore.
Solo quando Eren, di sua spontanea iniziativa, dimostrò interesse per il mondo esterno e la volontà di arruolarsi nel Corpo di Ricerca, Grisha decise che gli avrebbe mostrato il contenuto dei diari custoditi nella cantina.
Dopo aver appreso della caduta di Shiganshina, Grisha affrontò i Reiss minacciandoli di ucciderli tutti se non avessero usato il Fondatore per salvare il popolo delle mura.
Rivelò inoltre loro che la particolare abilità del Gigante d’Attacco è quella di vedere i ricordi dei suoi futuri possessori.
Quando arrivò il momento di combattere contro Frida e di uccidere i suoi fratelli, però, Grisha ebbe un ripensamento.
Nell’assistere a tale ricordo, l’Eren del presente interviene e rammenta al padre tutti i soprusi subiti da Marley e tutte le persone che sono morte ingiustamente a causa sua.
In un accesso di rabbia, Grisha si trasforma e uccide tutti i Reiss presenti, tranne Rod che riesce a fuggire.
In seguito, devastato per ciò che ha fatto, Grisha riesce a vedere lo Zeke del futuro e lo prega di perdonarlo per ciò che gli ha fatto; afferma inoltre di sapere cosa Eren compirà in futuro e supplica il figlio di fermarlo.
A quel punto, il contatto tra Eren e Zeke si interrompe e i due si ritrovano nuovamente nei Sentieri.
 
				 
				




