Anna Frank, dopo 78 anni un libro-inchiesta svela chi fu la spia che la consegnò ai nazisti; ecco di chi si tratta.

Anne Frank. Basta evocarne il nome per richiamare la brutalità del nazismo e l’orrore dell’olocausto. La straziante vicenda della tredicenne ha commosso più di trenta milioni di persone in tutto il mondo, grazie alle pagine del suo tristemente celebre Diario, narrando i due anni e trenta giorni trascorsi in un rifugio (la famiglia Frank, la famiglia Von Pels e il dentista Pfeffer, otto persone in totale) all’interno della casa segreta, ricavata sul retro di un edificio di Amsterdam. Un tempo dettato dalla paura, segnato dal terrore di essere scoperti e deportati, con il timore di non potersi fidare di nessuno mentre tutto il mondo, là fuori, sembrava essere impazzito inseguendo l’ideologia sanguinaria del Reich. Sinché il 14 agosto 1944, verso le 10.30, una macchina della polizia tedesca si arrestò davanti all’edificio della Prinsengracht 263, ponendo fine all’utopia di salvezza.
Tutti gli otto occupanti vennero condotti al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e al momento della liberazione, soltanto Otto Frank, il capofamiglia, era ancora vivo. Dopo essere tornato a casa e aver letto il diario della figlia, consegnato da Miep Gies – l’amica di famiglia che li aiutò a nascondersi – decise che il mondo doveva conoscere quell’orrore attraverso le parole di Anne. Ne sono stati tratti film, saggi, articoli e romanzi adatti ad ogni pubblico ma sino ad oggi nessuno aveva scoperto chi aveva fatto la spia, condannandoli a morte certa.
ANNA FRANK: LA VERITA’
Oggi sappiamo la verità: fu il notaio ebreo Arnold van der Bergh a tradirli. Un’enigma durato 78 anni e narrato dalla biografa canadese Rosemary Sullivan, l’autrice del libro inchiesta “Chi ha tradito Anne Frank. Indagine su un caso mai risolto” (HarperCollins tr. Daniela Liucci, pp.447 €19.50), entrato subito in classifica.





