Ritorna l’appuntamento con la rubrica “SPORT“; nell’articolo di questa settimana vi raccontiamo del lato sportivo di Checco Zalone.
Checco Zalone è stato corteggiato da quasi tutti i presentatori e direttori artistici del Festival di Sanremo degli ultimi dieci anni e finalmente Amadeus è riuscito a convincerlo a sbarcare all’Ariston. Il comico pugliese è uno degli ospiti più attesi e quasi certamente lo vedremo anche cantare qualche nuova parodia pensata appositamente per l’occasione. Proprio le parodie di canzoni famose e gli inediti scritti per fare il verso ai neomelodici hanno avvicinato Checco Zalone, all’anagrafe Luca Medici, al mondo dello sport e uno dei suoi tormentoni è stato un vero e proprio portafortuna per la nazionale italiana.
Nel 2006 non era ancora conosciutissimo in tutta Italia, ma era già molto amato dai numerosi spettatori di Zelig . Il suo personaggio era una sorta di neomelodico un po’ cafone e sempre pronto a fare qualche doppio senso. In quell’anno ha lanciato una canzone inedita dal titolo Siamo una squadra fortissimi , scritta in un italiano completamente sgrammaticato, che è stata un portafortuna per l’Italia che quell’anno ha vinto i Mondiali in Germania . Dopo il “po po po po po po po” preso da Seven Nation Army , c’è sicuramente la canzone di Checco Zalone… Ma non è l’unica sua canzone o parodia dedicata al calcio. Tra le più famose ricordiamo I juventini e la versione di Leva calcistica del ’68 di Francesco De Gregori rivista da Zalone per dedicarla al suo amico Antonio Cassano. Inoltre ha scritto anche un inno per il Bari.
Appuntamento a mercoledì prossimo con la rubrica “SPORT”.
