Ritorna l’appuntamento con la rubrica “Viaggi”; nell’articolo di questa settimana vi parliamo del vulcano più bello, si trova in Italia.

Tra i vulcani più belli del mondo da visitare, per panorami ed ecosistema, c’è l’italianissimo: Etna. Che poi dovremmo chiamare al femminile, visto che i locali amano chiamarla ‘a Muntagna‘. Uno dei luoghi più affascinanti e carichi di suggestione di tutto il panorama vulcanologico.
A confermare la bellezza naturale dell’Etna, ci ha pensato anche Travel+Leisure, una delle riviste di viaggi più prestigiose, che lo ha piazzato al primo posto tra le 15 escursioni mozzafiato da fare assolutamente, nel mondo. L’Etna è maestoso, e come tale è una meta molto amata dai turisti, in tutte le stagioni. Una montagna selvaggia, brulla, che conquista il viaggiatore che raggiunge i suoi crateri sommitali, e ammira il mondo da lassù.
Nonostante l’ elevata attività, l’Etna è una meta turistica molto apprezzata, che regala possibilità di effettuare escursioni davvero mozzafiato. In loco vengono organizzate diverse visite guidate in compagnia di guide alpine e vulcanologi. Per la visita in solitaria, in auto, o in autobus dalla stazione ferroviaria di Catania, si raggiunge il parcheggio del Rifugio Sapienza. Da qui si prende una funivia fino alla stazione sull’Etna che porta direttamente all’inizio di numerosi sentieri.
In una giornata, si possono scoprire le immense meraviglie di questa montagna a due passi dal mare. Raggiungere i crateri sommitali dell’Etna sarà pura suggestione. Oppure, la camminata nell’immensa caldera della Valle del Bove, un trekking all’interno della Caldera dell’Etna, grande depressione del vulcano, attraversando le aree più antiche dello stesso su colate laviche imboccando un canalone sabbioso. E ancora l’esplorazione di cunicoli e grotte laviche. Per il panorama da levare il fiato (non per la fatica di raggiungere il punto in cui ammirarlo) è possibile compiere una vera e propria traversata dell’Etna, fino a 3000 metri. Si risale in funivia, da qui si fa tappa su alcuni coni craterici spenti.



